“Maria Stuarda” di Friedrich Schiller – 499 seggiole… in teatro

Giovedì 16 aprile 2026, h 20.45
Cinema Teatro Nuovo di Borgomanero (NO)

Il costo del biglietto è di 18.00 € per l’intero e 16.00 € per Under 16 e Over 65; può essere acquistato online o sul posto la sera dello spettacolo. Per l’acquisto: https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/maria-stuarda-borgomanero

Trama: Maria Stuarda è prigioniera in Inghilterra, ufficialmente per l’omicidio di suo marito Darnley, ma in realtà a causa delle sue pretese sul trono di Inghilterra, appartenente alla regina Elisabetta I, sua cugina, che esita a firmarne la condanna a morte; Maria spera nella grazia e dopo aver scoperto che Mortimer, nipote del suo custode, è dalla sua parte, gli affida la propria vita. Mortimer dovrebbe consegnare a Robert Dudley, conte di Leicester, una lettera da Maria, in cui lei gli chiede aiuto. Si tratta di una situazione delicata, perché Leicester sembra sostenere la regina d’Inghilterra. Dopo numerose richieste, Maria alla fine ottiene l’opportunità di incontrare Elisabetta. Quest’incontro finisce in un litigio, causato dalla riluttanza di Maria a sottomettersi interamente alla volontà della sovrana. Il litigio porta al sospetto che la grazia non sarà concessa. A complicare ulteriormente la questione, Mortimer progetta di liberare Maria con la forza, ma quando il suo tentativo viene scoperto, egli si suicida. Elisabetta finalmente si persuade a firmare la condanna a morte di Maria e sottolinea che la sua unica ragione è la pressione del suo popolo. La condanna firmata è consegnata a Davison, suo sottosegretario, senza nessuna istruzione precisa su cosa farne. Con questa azione, Elisabetta trasferisce la responsabilità su di lui, pienamente consapevole che egli a sua volta consegnerà la condanna a Lord Burleigh, confermando dunque la sentenza di morte per Maria. Burleigh chiede il documento firmato a Davison che, malgrado l’incertezza, infine glielo consegna. Di conseguenza, Burleigh fa decapitare Maria. La tragedia termina con Elisabetta che incolpa sia Burleigh che Davison per la morte della cugina (bandendo il primo dalla corte e imprigionando il secondo nella Torre di Londra), Lord Shrewsbury (che ha implorato la grazia per Maria durante l’opera), che rinuncia ai propri privilegi, e Leicester, che lascia l’Inghilterra per la Francia. Elisabetta è lasciata completamente sola mentre cala il sipario.

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